La nostra storia.
Beppe caviola
La nostra storia
Il futuro è già iniziato
La nostra storia inizia a Montelupo Albese, dove Beppe Caviola affitta la vigna dei sogni, chiamata Barturot, e grazie alle competenze apprese durante gli studi alla Scuola Enologica di Alba, inizia a vinificare le uve nel garage della casa dei genitori. Spinto dalla curiosità e dall’intuizione Beppe Caviola è convinto che l’innovazione debba sempre essere a servizio della tradizione. Un passo significativo per un sognatore cresciuto nelle Langhe dell’epoca: colline non ancora famose, su cui inizia a spirare un vento nuovo, e dove possedere un trattore per lavorare una vigna può fare la differenza.
La nostra storia
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Il grande esordio di Beppe si ha quando, incoraggiato dalla già affermata star del Barolo Elio Altare, imbottiglia quella che sarà la sua prima etichetta, il Dolcetto Barturot.
Si affianca subito un’altra scommessa: a Montelupo, Beppe gestisce anche un piccolo appezzamento di Barbera che decide di vinificare secondo nuovi orientamenti, nasce il così celebre Bric du Luv, che riassume su di sé l’evoluzione che sta avendo inizio.
Nel 1996 con la nascita delle nuove etichette, Dolcetto Vilot e Barbera Brichet, Beppe si dedica completamente alla viticoltura, sfruttando allo stesso tempo le doti da degustatore affinate negli anni. Iniziano così le consulenze per gli amici produttori – Elio Altare, Abbona Marziano, Angelo Rocca, Quinto Chionetti, Domenico Clerico, Luca Vietti, Stefano Mocagatta, Valter Fissore – che si trasformano ben presto in una vera e propria attività. Comincia così la sua carriera di enologo, arrivando a ricevere nel 2002 la nomina di “Enologo dell’Anno” da Gambero Rosso e Slow Food, riconoscimenti che gli permettono di intraprendere consulenze extra regionali.
Nello stesso anno la cantina si trasferisce a Dogliani, dove la famiglia Caviola dà vita al relais Villa Bracco, un complesso in cui produzione, consulenza e accoglienza turistica coesistono in armonia, uniti dalla medesima filosofia della semplicità e dell’eccellenza. Nel 2005 inizia il capitolo più prestigioso: condurre una vigna di Nebbiolo da Barolo. Il cru Sottocastello di Novello è il prescelto, entra così in scena la prima etichetta del “Re dei vini”.
Negli anni successivi Ca’ VioLa continua la propria crescita, grazie sia all’introduzione della figura di Michela Vivalda che, integrando la propria energia alla figura di Beppe Caviola, ha portato un’aria nuova in azienda; sia di vitigni internazionali come lo Chardonnay e il Riesling, dando vita a vini freschi e innovativi, che sottolineano la costante volontà di sperimentare.
Dalle colline dei lupi a Dogliani fino al Barolo: tanta strada è stata fatta, tanta ne resta da percorrere, il futuro è già iniziato.
Una finestra sul futuro
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